“TOCCOM” (Terapia di Ottimizzazione delle
Capacita Cognitiva con Operatività Mobile)
Vogliamo parlargli di un Progetto nuovo e
innovatore realizzato per professionisti nel campo
sanitario. Questo progetto, può essere utilizzato in
tutti le persone colpite di malattie
neurodegenerative come la Sclerosi Laterale
Amiotrofica (SLA - ALS - Amyotrophic Lateral
Sclerosis), ma anche nella maggioranza delle altre
malattie neurodegenerative come: morbo di
Alzheimer (AD - Alzheimer Disease), morbo di
Parkinson (PD - Parkinson Disease), corea di
Huntington (HD - Huntington Disease), Ictus o
anche in anziani con demenza senile, ecc..., per
quasi tutte queste tipi di malattie al momento della
diagnosi definitiva, la letteratura riporta che il
paziente ha già perduto fino al 70% dei
motoneuroni o neuroni, minimizzando la possibilità
di intervenire in modo efficace sul processo
degenerativo già in atto da tempo, ma abbiamo
individuato che con questo tipo di terapia i processi
degenerativi si possono in alcuni casi rallentare e
questo effetto in pazienti colpiti dai Alzheimer e
notevole. Per quello noi vogliamo far emergere
coloro che "sono sommersi” dentro di quella
malattia chiamata, "ALZHEIMER". Persone che
trascorrono le loro giornate dentro dei loro mondi
da soli a casa o nelle diversi strutture per anziani in
due parole: “Le persone invisibili”. Le persone
colpite di questa malattia sono destinate a perdere
gradualmente ogni sua capacità, dalla memoria il
senso della realtà, del tempo e dello spazio; dal
riconoscimento dei luoghi e delle persone (anche
familiari), fino al compimento dei movimenti.
L'Alzheimer riduce, insomma alla totale mancanza
di autosufficienza, per ciò qui parliamo di Bisogno e
debolezza; le terapie attualmente in uso sono
essenzialmente sintomatiche, con efficacia variabile
in funzione della patologia e dello stato del singolo
paziente.
Per ciò, noi proponiamo “TOCCOM” (Terapia di
Ottimizzazione delle Capacita Cognitiva con
Operatività Mobile) la quale si realizza abbordo di
un pulmino completamente attrezzato e
predisposto in tutto per tali tipi di pazienti, queste
tipo di terapia garantisce un allenamento della
memoria con una stimolazione Audio - Visiva
ottenendo una risposta emozionale evidente, la
quale ci fa considerare in un recupero nelle capacità
di queste persone, e può essere efficace nel
rallentare, almeno temporaneamente, la
progressione della malattia.
La Terapia “TOCCOM” (Terapia di Ottimizzazione
delle Capacita Cognitiva con Operatività Mobile)
produce delle stimolazione elettriche e chimiche in
alcune aree del cervello, secondo studi realizzati
ogni cosa che vediamo o sentiamo produce una
stimolazione neurale che forniscono delle risposte
elettriche e chimiche, questi segnali avvengono
immagazzinate nei nostro cervello e vengono
chiamati “ricordi”. Il sentire una melodia in
particolare, una canzone o rivedere qualcosa che si
aveva già visto prima, producono una stimolazione
neurale, le segnali elettriche e chimiche prodotti di
questa stimolazione vengono a incitare e migliorare
la memoria. Questo intervento riabilitativo si
definisce come una strategie finalizzata a ridurre
l’impatto della malattia sul livello di
autosufficienza; e consiste in un complesso di
approcci alla persona ammalata che permetti di
mantenere il più elevato livello di autonomia
compatibile con una determinata condizione clinica,
é rappresenta dunque un potenziale trattamento
per chi è affetto da malattie neurodegenerative
come l'Alzheimer, grazie a questo innovatore
metodo riabilitativo si ottengono risultati
incoraggianti che aiutano a sconfiggere questa
malattia malefica capace di togliere a una persona i
propri ricordi.
Secondo afferma in una nota Marco Molinari,
direttore dell'Unità operativa di Neuro riabilitazione
della Fondazione Irccs Santa Lucia di Roma, i
circuiti neurali del cervello si possono impallare,
proprio come succede nei computer che si bloccano
o non funzionano più correttamente. E ci vuole una
corretta stimolazione per sbloccare questi circuiti.
“TOCCOM” (Terapia di Ottimizzazione delle
Capacita Cognitiva con Operatività Mobile) E
un progetto nato grazie al’ iniziativa della Coop.
Soc. Nuovo Orizzonte per aiutare alle persone che
sono state colpite della malattia di ALZHEIMER a
migliorare la loro qualità di vita. Queste persone
che a causa della loro malattia hanno perso
l’autosufficienza, non possono più comunicare con il
mondo che li circonda, facendo dell’isolamento e
solitudine uno stile di vita.
Il progetto “TOCCOM” è stato realizzato con
l’ausilio di personale medico, Psicologi personale
infermieristico, personale socio assistenziale ed
esperti consulenti nel campo assistenziale tutti loro
altamente qualificati e che tengono e/o hanno
avuto contatto con questi tipi di pazienti.
E una convinzione della Coop. Soc. Nuovo Orizzonte
che un sincero spirito di aiuto umanitario attraverso
il contatto diretto con queste tipi di pazienti possa
ridare a loro la voglia di dimostrare a tutti noi le
proprie capacità momentaneamente assopite.
Il nostro impegno in questo progetto è di diffondere
un messaggio, dove le persone colpite di questa
malattia possano migliorare per di più la loro
qualità di vita godendo ancora di nuove emozioni
che le faranno rivivere quelli già vissute prima e
che sembravano perdute.
Il Progetto:
Si sà che nelle malattie neuro degenerative e in
speciale nei malati di Alzheimer la terapia
farmacologica è diretta a contrastare alcuni aspetti
di un quadro clinico destinato ad un inevitabile
peggioramento a causa dei gravi deficit mnemonici,
cognitivi e linguistici che accompagnano i pazienti,
e chi non può essere avviata. Si deve perciò
ricorrere a pratiche riabilitative e terapeutiche
come questa innovatora proposta riabilitativa, alla
quale abbiamo chiamato “TOCCOM” (Terapia di
Ottimizzazione delle Capacita Cognitiva con
Operatività Mobile) e che consiste in coinvolgere
il paziente, stimolandolo in modo adeguato,
cercando di mantenere e ravvivare il suo interesse
con il mondo esterno e con gli altri; per questo
sempre più geriatri ritengono utile e necessario
incoraggiare gli anziani e in particolare ai malati di
Alzheimer a seguire terapie espressive, tra le quali
la musicoterapia , o la terapia dei colori o quella
visiva, che hanno come obiettivo quello di
migliorare la qualità della vita, oltre a rivitalizzare
l’umore, ridurre l’aggressività e, ovviamente,
stimolare la memoria, e rallentare il processo
degenerativo del cervello.
La maggioranza degli studi concordano nell'
affermare che la possibilità di ottenere risultati
significativi nella riabilitazione del paziente affetto
da Alzheimer è strettamente condizionata dalla
stimolazione di funzioni che sono relativamente
risparmiate, almeno nelle fasi iniziali ed intermedia
della malattia. La ricerca, inoltre, suggerisce che
sebbene la possibilità di ottenere dei miglioramenti
delle performance psichiche, sia ridotta nella
malattia di Alzheimer, essa non è completamente
compromessa e si può ottenere dei ottimi risultati.
Accanto agli interventi di "riattivazione globale",
che conservano tuttora un ruolo terapeutico, per
ciò noi crediamo che è possibile adottare interventi
più mirati alla conservazione delle prestazioni
cognitive. La terapia che noi proponiamo consiste
in l’uso di un sistema terapeutico innovatore il
quale raggruppa diverse metodologie terapeutiche
che esistono e che attualmente sono utilizzati.
La “TOCCOM” consiste in produrre dei stimoli
verbali e non verbali, e in modo multisensoriale
stimoli inerenti alla memoria visiva e uditiva, che
rappresenta un più completo intervento riabilitativo
che può avere dei ottimi risultati nei pazienti affetti
da morbo di Alzheimer. Il progetto consiste in
sintesi in una stimolazione cognitiva che riguarda
abitualmente la capacità di giudizio e di astrazione
del paziente.
La coop. sociale Nuovo Orizzonte con questo
progetto unisce la terapia visiva ed auditiva.
proponendo gli approcci terapeutici adeguati i quali
sono volti ad integrare funzioni cognitive, affettive,
fisiche ed interpersonali utilizzando tecniche attive
e ricettive e unendo tutti questi tecniche e forme di
terapie in una sola “TOCCOM” la quale è una
terapia basata sulla stimolazione della memoria (i
ricordi) anche se è una tecnica riabilitativa
relativamente semplice, economica e può essere
condotta da personale relativamente poco
specializzato, può offrire agli operatori ed ai
familiari la sensazione di "fare qualcosa di molto
speciale". Questa stimolazione avviene a bordo di
un pulmino attrezzato e omologato per il trasposto
delle persone con problemi fissici. Durante ogni
uscite con il pulmino è fondamentale che durante
tutto il percorso vengano ricordate ai pazienti
alcune informazioni importanti corrispondente
all’orientamento temporale ed spaziale (il giorno,
la stagione, il nome degli altri familiari, ecc.) la
continua ripetizione delle informazioni aiuta al
malato a conservarle maggiormente nel tempo e
apre un ponte di fiducia tra l’operatore che gestisce
il progetto e il paziente , nello steso momento che
lui comincia a familiarizzare con l’intorno che lo
circonda in quel momento dovrà essere attivato il
sistema audio del pulmino (autoradio) per far
ascoltare la voce dell’operatore o del famigliare che
lo accompagnano e che possono essere sul
pulmino. Dopo di che il pulmino parte e si comincia
a ascoltare della musica registrata, la quale stata
prescelta per essere gradevoli per i pazienti e
perche rappresenta una porta grazie alla quale
vengono coinvolti con l’esterno, attraverso l’ascolto
della musica, la percezione delle strade, le case, i
negozi, quel quartieri che si assomiglia tanto al
suo, dove magari a trascorso tante cose. Durante
le uscite si se esce in gruppo, il gruppo devi essere
costituito da soggetti omogenei sul piano della
compromissione cognitiva, ed è condotto da
personale appositamente preparato, i paziente non
devono mai sentirsi a disagio e non gli devono mai
essere fatte delle richieste superiori alle sue
capacità.
Questo intervento terapeutico si può fare anche di
maniera informale e consiste nelle uscite
programmate sporadicamente condotte con gruppi
di 4-6 persone, omogenee per grado di
deterioramento, durante le quali l’operatore
impiega una metodologia di stimolazione sempre
basata nella stimolazione della memoria e con
l’impiego di gli stesi ausili mnesici, gli interventi
finalizzati a migliorare la memoria procedurale
(quella che presiede alle normali attività quotidiane
è una memoria di tipo automatico) ci sono
dimostrati utili nel migliorare i tempi di esecuzione
di alcune attività della vita quotidiana e potrebbero
avere favorevoli ripercussioni sulla qualità di vita
del paziente colpito di Alzheimer e per i loro
familiari
Tutti gli interventi terapeutici devono essere fati di
una maniera standardizzata per potere cosi
valutare quantitativamente e qualitativamente il
progetto grazie alla compilazione e la raccolta di
questionari pensati ad hoc da professionisti del
settore destinati alla creazione di un metodo che ci
permetta attraverso l’analisi, di misurare il corretto
funzionamento del progetto fornendo prove efficace
di che “TOCCOM” può facilitare il recupero delle
capacita cognitiva del paziente e per cioè favorire il
livello di interazione sociale del paziente e in
particolare, i benefici che un innovatore progetto
come “TOCCOM” può implicare per i pazienti
colpiti di morbo di Alzheimer.
6.1) Stimolazione sterna
La “TOCCOM” sta basata sul studi fato e sulla
esperienza avuta in passato con la
programmazione di attività fisiche come Uscite di
gruppo, passeggiate, prescindendo da indicazioni
specifiche (parkinsonismo, recente frattura di
femore, esiti di ictus cerebrale, demenza vascolare
ischemica), rappresenta un valido approccio per
conservare le abilità motorie, stimolare l'appetito,
migliorare il ciclo sonno-veglia; è un momento di
socializzazione che pur essere impiegato anche nel
paziente con Alzheimer (Bower, 1967). L' attività
fisica pur inoltre ridurre la frequenza di disturbi
comportamentali (Szeikas, 1991). Anche la
stimolazione sensoriale, abbinata o meno ad altre
attività strutturate, individuali o di gruppo, pur
rappresentare un mezzo per conservare le abilità
residue e mantenere attivo il paziente (Richman,
1969). Quando queste attività vengono effettuate
in gruppo, l'interazione sociale pur migliorare il
tono dell'umore dei partecipanti.
Infermieri ed Operatori spscializati in Alzheimer
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